Lo spettacolo |
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Scritto da Marco Marino |
Domenica 19 Gennaio 2014 18:45 |
liberamente ispirato a Notre Dame de Paris di Victor Hugo e a L'Opera da tre soldi di B.Brecht Drammaturgia e regia Roberta Costantini
LA CATTEDRALE - riscrittura di Notre Dame de Paris di Hugo e dell'Opera da tre soldi di Brecht, con una grande ampiezza di prospettiva - sottrae la narrazione alla centralità forzata del personaggio di Quasimodo per restituirla a quella coralità che ben rappresenta l'universalità delle grandezze e delle miserie dei vari personaggi su cui agisce Ananke, il Destino. In assenza di scenografie, all'interno della quadratura nera, sono sette le scale d'acciaio che mutano continuamente strutturando luoghi e ambientazioni diverse. I personaggi scolpiscono con questo rigido materiale strutture scenografiche perennemente in movimento, mentre usano costumi e teli come elementi aggiuntivi di un incessante divenire. La scena non è mai immobile, caratterizzata da un'evoluzione dinamica creata dalla regia che propone repentini cambi di situazioni e di atmosfere. Ne deriva uno svolgersi drammaturgico impregnato di ritmo e colpi di scena in cui la musica, usata dalla regista non come semplice sottofondo, ma come altro protagonista della narrazione, è parte essenziale dell'azione scenica.
LA CATTEDRALE racchiude una profondità abissale, densa del mistero di tutte le vite trascorse che l'hanno animata. Ciò che permane è la pietra, imbevuta di ideali, immaginazioni, conflitti, sofferenze e bisogni degli esseri umani. Non può passare inavvertita questa sua possibilità di sopravvivenza. Immersa in un tempo dentro un altro tempo, interstizi di passato e contemporaneità, svelano cosa si nasconde tra le pieghe più riposte, quasi inaccessibili e marginali, così tanto impregnate del nostro presente. LA CATTEDRALE in pietra si confonde con la cattedrale di uomini con parole e movimenti, diventa organismo vivente, corpo e ambiente con le contraddizioni e le utopie dell'umanità contemporanea. La regista ha scavato nel testo di Hugo per ritrovare la falda in cui scorreva la linfa che ha alimentato un’epoca storica e, così facendo, ha consentito a quella linfa di tornare in superficie e scorrere nuovamente. Uno spettacolo da vedere, dunque, godendosi le storie nella storia solo apparentemente antica, ma perfettamente ancora inquadrabile nella nostra contemporaneità. |
Ultimo aggiornamento Domenica 19 Gennaio 2014 19:32 |